Un nuovo studio, effettuato nel 2018, ha cercato di rispondere ad una domanda che, da qualche tempo, sta occupando i pensieri dei consumatori: mangiare cibi biologici riduce davvero il rischio di contrarre il cancro o è soltanto una leggenda metropolitana?
Gli alimenti biologici, per chi non lo sapesse, hanno fatto la loro comparsa sul mercato solo pochi decenni fa e, all’inizio, erano considerati per lo più prodotti di nicchia, mentre oggi si possono trovare nella maggior parte dei supermercati italiani.
Cosa rende un cibo “biologico”?
In breve, affinché i regolatori possano classificare un cibo come biologico, gli agricoltori e i produttori devono produrlo senza utilizzare fertilizzanti sintetici, organismi geneticamente modificati e pesticidi.
Molti consumatori ritengono che sia più salutare mangiare cibi biologici rispetto a quelli non biologici, tuttavia, finora gli scienziati non hanno trovato prove concrete che dimostrino i benefici apportati alla salute dal consumo di cibo biologico.
I ricercatori sanno che alcuni pesticidi sono potenzialmente cancerogeni a livelli di esposizione più alti, ma devono ancora comprendere l’impatto di un’esposizione a lungo termine a livelli più bassi.
Tutti affrontiamo l’esposizione a cocktail di sostanze chimiche per tutta la vita – nel cibo, nell’acqua che beviamo e nell’aria che respiriamo – e questa esposizione rende ancora più difficile sezionare il loro impatto sulla nostra salute.
Poiché gli alimenti biologici contengono meno pesticidi rispetto agli alimenti non organici, i sostenitori da tempo sostengono che potrebbero apportare maggiori benefici alla nostra salute.
Alimenti biologici, pesticidi e cancro: qual è la connessione?
Gli scienziati hanno studiato l’esposizione ai pesticidi in relazione a diversi risultati sulla salute, come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, l’infertilità e l’asma.
Ad oggi solo uno studio è riuscito a dimostrare la connessione tra il cancro e il consumo di alimenti biologici. Gli autori di questo studio, risalente al 2014, hanno concluso che:
“C’è stata una riduzione minima o nulla dell’incidenza del cancro associata al consumo di alimenti biologici, tranne forse nel caso del linfoma di non Hodgkin.
Il legame con il linfoma di non Hodgkin è importante perché la ricerca ha dimostrato in precedenza che tre pesticidi – il glifosato, il malation e il dizanion – sono collegati a questo tipo di tumore.
Il team di ricerca, per arrivare a questi risultati, ha raccolto informazioni sulla dieta, sull’età, sul sesso, sullo stato professionale e sul livello di istruzione degli individui.
Gli scienziati hanno anche registrato la quantità di esposizione al sole dei partecipanti, il loro uso di integratori alimentari, lo stato civile, il reddito mensile, il peso, l’altezza, la salute generale e lo stile di vita.
Due mesi dopo l’inizio dello studio, i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti con quale frequenza avessero mangiato alimenti provenienti da sedici gruppi di prodotti biologici.
Ogni partecipante ha inoltre compilato un sondaggio alimentare di 24 ore per 3 giorni selezionati in modo casuale. Lo studio ha seguito ogni partecipante per una media di 4-5 anni.
Durante questo periodo, tra i partecipanti, ci furono 1340 nuove diagnosi di cancro.
Anche dopo l’aggiustamento degli altri fattori dietetici, i risultati si rivelarono come da previsioni e gli autori concludono:
“Un maggiore consumo di alimenti biologici può ridurre il rischio di contrarre il cancro.”
Gli alimenti biologici possono prevenire il cancro? La conclusione
Gli individui che hanno consumato i prodotti biologici avevano un rischio inferiore al 25% di ricevere una diagnosi di cancro rispetto a quelli che consumavano una quantità minima di prodotti biologici.
In particolare è stata riscontrata una riduzione significativa del linfoma non di Hodgkin e del carcinoma mammario postmenopausale. Gli autori però avvertono anche che, a parte questi due casi, non sono state trovate altre associazioni con altri tipi di cancro.
Sono però consapevoli che, prima di avere un risultato definitivo, sarà necessario effettuare altri test e ulteriori ricerche.
Tuttavia, in caso di conferma definitiva, ovvero il cibo biologico è capace di diminuire il rischio di contrarre il cancro, i medici avrebbero a disposizione un intervento semplice e che potrebbero consigliare ai loro pazienti, in particolare a quelli maggiormente a rischio.
Cibi biologici e persone biologiche
Valutare l’impatto di qualsiasi tipo di cibo sulla salute è pieno di difficoltà, ma misurare l’effetto dei cibi biologici pone ancora più problemi.
Il problema principale è che le persone che scelgono di mangiare cibi biologici tendono a condividere tratti che vanno di pari passo con i migliori risultati in termini di salute.
Per esempio, è probabile che le persone che consumano più alimenti biologici siano anche più attive fisicamente, abbiano meno probabilità di fumare, abbiano redditi più elevati e abbiano maggiori possibilità di seguire una dieta salutare.
Tutti questi fattori possono ridurre il rischio di contrarre il cancro in una persona.
Tanto per confondere ancora di più le acque, i prodotti biologici coprono una vasta gamma di gruppi alimentari, dal pesce al bacon, passando per la bietola svizzera.
Tuttavia oggi le persone, più che in passato, sanno che un consumo elevato di carne rossa può portare ad un rischio più alto di sviluppare il cancro al colon.
Sebbene questo sia un esempio molto estremo, ci permette anche di capire perché dare un senso a questo tipo di dati possa rivelarsi un campo minato.
Nonostante la ricerca abbia preso in considerazione il maggior numero possibile di fattori, ci vorranno studi ben più ampi ed estesi prima che le persone, e i medici con loro, possano affermare che mangiare cibo biologico riduce il rischio di sviluppare il cancro.