L’alluminio, insieme al vetro, non solo è uno dei materiali più diffusi in tutto il mondo, ma è anche uno dei più facili da riciclare: è riciclabile infatti al 100%, all’infinito e, per di più, durante questo processo utilizza solo il 5% dell’energia usata all’inizio per produrlo.

Quando si parla di alluminio, ormai è quasi naturale associarlo alla lattina, uno dei contenitori più utilizzati per la conservazione delle bevande gassate, come la Coca-Cola e la Fanta, che permette non solo di tenerle fresche più a lungo, ma anche di portarle ovunque senza dover fare i conti con mani occupate e impedimenti di vario genere.

Tuttavia la lattina di alluminio, come d’altronde i fogli di carta alu e gli altri prodotti composti con questo materiale, se dispersa in natura può rivelarsi piuttosto antipatica, perché oltre a deturpare l’ambiente, ci impiega tra i 100 e i 500 anni per smaltirsi.

Per non parlare della lattina gettata in mare, che oltre a finire con ogni probabilità sotto i piedi di qualche bagnante (con il rischio concreto di ferirlo), può essere inghiottita dai pesci o dalle altre creature marine, provocando loro una sofferenza indicibile e la morte o, se sopravvivono, facendoci ritrovare quella stessa lattina nel pesce che mangiamo.

Come riciclare quindi l’alluminio e, oltre all’ambiente naturale, salvaguardare anche la salute degli animali e la nostra? Ecco quali sono le possibilità a nostra disposizione: come potrai vedere anche tu, sono davvero tante, e in alcuni casi il riciclo dell’alluminio ti permetterà anche di guadagnare qualche euro.

Come riciclare l’alluminio presso il proprio comune: il centro di raccolta

  • Le lattine in alluminio, così come i fogli di carta alu e le bottiglie in alluminio, devono essere raccolte in un sacco (meglio ancora se riutilizzabile, come ad esempio quello usato per la spesa). Questo sacco, così come gli altri sacchi per la raccolta differenziata, dev’essere messo in cucina o in un altro posto visibile, di modo che non appena lo si vedrà, ci si ricorderà di fare il riciclo dell’alluminio.
  • Una volta pieno, il sacco dovrà essere portato presso il centro di raccolta del proprio comune e, il materiale, dovrà essere gettato nell’apposito contenitore per la raccolta dell’alluminio. Di solito questo contenitore, oltre a riportare la scritta in grande Alluminio, si distingue dagli altri perché è di colore grigio.
  • Nel caso in cui non sia presente un centro di raccolta, in alternativa è possibile fare una ricerca su Internet o fare una chiamata in municipio per vedere quale è che quello più vicino.
  • In alcuni comuni italiani, come ad esempio Torino, esistono gli Ecopunto, dei veri e propri negozi che acquistano l’alluminio dai privati. I prezzi variano a seconda della Borsa (attualmente la quotazione è di 50 centesimi al chilo) e, per vendere l’alluminio, è sufficiente essere residenti nel comune in cui si trova questo centro di raccolta.

Come riciclare l’alluminio in modo creativo

  • L’alluminio può essere utilizzato per creare dei piccoli oggetti o delle idee regalo originali, come ad esempio portamatite, gioielli o giocattoli. In tal caso, prima di procedere con qualsiasi lavorazione, dovrà essere lavato con acqua calda e sapone di Marsiglia, di modo da eliminare l’etichetta e gli eventuali residui di cibo, poi dovranno essere rimosse tutte le parti taglienti o che possono rivelarsi pericolose, come gli anelli delle lattine.
  • Per le maestre delle scuole elementari o le animatrici degli oratori: le lattine di alluminio, a condizione che siano in buono stato o che non siano schiacciate, possono essere lavate, disinfettate e, in seguito, utilizzate per fare lavoretti manuali, come le lanterne di Natale.

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