In questo articolo, parleremo nel dettaglio di cosa bisogna fare per collegare un interruttore bipolare, particolarmente utile per gestire i carichi elevati, come per esempio quelli legati a lavatrici, climatizzatori o lavastovigli. Grazie a questi interruttori, è possibile avere a che fare con un isolamento ottimale. L’interruttore bipolare, al contrario di quello unipolare, è infatti in grado di interrompere immantinente sia la fase, sia il neutro.

Nel caso degli interruttori bipolari, si ha quindi l’interruzione del flusso di corrente elettrica a un unico polo, ossia quello della fase. L’interruttore bipolare, come già detto, interrompe il flusso di corrente a entrambi i poli, ossia fase e neutro. Il vantaggio pratico di questo aspetto riguarda la possibilità di mettere in secondo piano il rischio di guasti o di situazioni ben peggiori, come per esempio gli incendi del quadro elettrico.

Ricordiamo inoltre che questo interruttore si differenzia dagli altri in quanto caratterizzato dalla presenza di uno 0/1 (questi segni servono a indicare in maniera estremamente precisa quando l’interruttore è attraversato dal flusso di corrente e quando invece non lo è) e di un doppio morsetto sul retro. Quest’ultimo ha il compito di ospitare i cavi di fase e neutro che provengono dall’impianto elettrico dell’immobile o da quello dell’elettrodomestico che si ha intenzione di collegare.

Ora che hai chiaro cos’è un interruttore bipolare, vediamo cosa bisogna fare per collegarlo all’impianto elettrico.

Cosa serve per collegare un interruttore bipolare a un impianto e quali passi seguire

Per collegare un interruttore bipolare a un impianto si parte da una “dotazione” estremamente semplice. Basta infatti avere a disposizione l’interruttore stesso e un cacciavite. Il passo successivo consiste nel togliere la corrente dall’impianto abbassando tutti gli interruttori del quadro generale. Cosa bisogna fare dopo? Individuare i cavi fase e neutro che raggiungono la scatola di derivazione. A tal proposito, è fondamentale ricordare che la fase è di colore marrone, mentre il neutro blu o nero. Una volta trovati, bisogna cablarli con i morsetti dell’interruttore bipolare.

Dopo aver finalizzato questi step e aver inserito i fili che provengono dall’elettrodomestico nella parte inferiore dell’interruttore bipolare, arriva il momento di verificare il funzionamento del nuovo impianto elettrico. Per farlo, bisogna armare l’interruttore salva vita e far partire la corrente.

Durante l’operazione di collegamento è fondamentale non staccare mai il cavo di terra dalla presa. Concludiamo ricordando che, se non ci si sente sufficientemente sicuri, è il caso di contattare il proprio installatore di fiducia e prevenire qualsiasi rischio.

Leave a Reply