Quando si parla di libri ecologisti non si può non menzionare la “Primavera silenziosa”, un libro pubblicato nel 1962 e responsabile della più grande sensibilizzazione ecologista nella storia.
Scritto dalla biologa Rachel Carson, il libro è stato il responsabile dell’abbandono del DDT usato in maniera massiva nell’agricoltura, sensibilizzando la popolazione all’uso indiscriminato di pesticidi chimici e un utilizzo non responsabile delle risorse naturali a disposizione.
Primavera silenziosa, trama e contenuti
Primavera Silenziosa non è un romanzo, bensì un trattato dal forte impatto sociale. È considerato il primo manifesto ambientalista nella storia dell’uomo, denunciando il danno dell’uomo nell’ambiente.
La trama del libro è molto semplice: l’autrice inizia parlando dei suoi timori e delle sue constatazioni su un uso indiscriminato degli agenti chimici all’interno dell’agricoltura.
Una volta aperta la possibilità di danni tangibili sull’ambiente, inizia a dimostrare ciascuna affermazione in modo scientifico e meticoloso, analizzando dati e portando prove a favore della sua tesi.
Il libro, nonostante la sua estrema meticolosità di redazione, è piacevole da leggere e adatto anche a un pubblico non esperto di tematiche ambientali. Il linguaggio è moderno e colloquiale, illustrato in maniera semplice e comprensibile davvero a tutti.
Un libro creato per smuovere la coscienza dal basso, e non destinato a un pubblico di pochi intimi.
Perché una Primavera silenziosa?
Il titolo del libro fa riferimento a un triste fatto di cronaca ambientale. Fino agli anni 60 il DDT era utilizzato in maniera massiccia nell’agricoltura, essendo il primo (e più efficace) insetticida dell’epoca moderna.
Purtroppo i suoi effetti negativi non solo non erano ancora universalmente conosciuti, ma erano ritenuti inesistenti.
Per un lungo periodo fu utilizzato anche sull’uomo, per combattere pulci e le zanzare portatrici della malaria.
Il DDT si rivelò purtroppo molto efficace per combattere anche i piccoli uccelli, che smisero di cantare all’inizio della primavera.
Primavera silenziosa fa riferimento appunto alla quiete nell’aria causata dalla morte di colonie intere di passeri e uccelli, sterminati dal DDT.
La biologa cercò quindi prove a favore della sua tesi, analizzando e studiando campioni di terreno inquinato e arrivando alla conclusione che il DDT era un prodotto altamente tossico non solo per l’ambiente, ma anche per l’uomo.
Negli uccelli danneggiava gli organi riproduttori e assottigliava il guscio delle uova, rendendo quasi impossibile la proliferazione delle specie.
Nell’uomo causava diverse forme di cancro, tant’è che attualmente il DDT è classificato come elemento R40 dall’unione europea, nella fascia degli elementi a rischio cancerogeno.
Nonostante le resistenze iniziali (soprattutto dai colossi agricoli) i governi iniziarono una serie di studi. Come già constatato dalla Carson il DDT era realmente nocivo, e nel 1972 fu definitivamente vietato in America e nel 1978 anche in Italia
Primavera silenziosa e il suo effetto sulla società
Ciò che rende davvero straordinario “Primavera Silenziosa” è il suo effetto a catena sulla società.
Molti colossi tremarono di fronte all’estrema popolarità del libro, perché videro che c’era qualcosa di più in gioco rispetto al divieto del DDT.
Per la prima volta si stava creando una nuova coscienza sociale con un cuore ambientalista, in grado di capire gli effetti fisici e morali di un cattivo utilizzo delle risorse naturali.
Il professor C. Wurster dichiarò al Seattle Times che «(…) Se gli ambientalisti dovessero vincere la battaglia sul DDT acquisirebbero un livello di autorevolezza mai avuto prima. In un certo senso, c’è in gioco qualcosa di più del solo DDT.»
Nonostante le pressioni politiche per rallentare o diminuire le ricerche sui pesticidi chimici, la ricerca andò avanti portando dati incontroversibili.
Il DDT era cancerogeno per l’uomo e tossico per l’ambiente, e doveva necessariamente essere sostituito con altri pesticidi più adatti.
Eppure anche oggi, a distanza di anni, c’è chi continua a difendere l’utilizzo del DDT versando sabbia sopra il fenomeno chiamato “primavera silenziosa”.
Nel 2004 un articolo del Journal of American Physicians and Surgeons afferma che la pressione pubblica portò alla redazione di «analisi false o grossolanamente esagerate», soprattutto per quanto riguarda gli effetti cancerogeni o di tossicità ambientale.
Di altro avviso è Al Gore, che descrive in questo modo gli effetti di Primavera silenziosa: « Il libro di Rachel Carson, pietra miliare dell’ambientalismo, è la prova innegabile di quanto il potere di un’idea possa essere di gran lunga più forte del potere dei politici.»
Un libro straordinario, non solo perché è il primo della sua categoria, ma perché può aiutarci a capire il reale impatto dell’uomo sulla natura che lo ospita.