La potatura degli alberi da frutto è un’operazione delicata che non può essere e non viene lasciata al caso.

Presuppone, in effetti, la conoscenza delle caratteristiche dell’albero e del suo ciclo vitale e, cosa non meno importante, il sicuro possesso di tecniche di potatura adeguate al tipo di pianta e allo scopo che si intende perseguire.

Il tutto andrà inoltre effettuato secondo un ben preciso calendario.

I benefici della potatura richiedono l’utilizzo di strumenti idonei

Ci chiediamo anzitutto perché eseguire la potatura e quale obiettivo si intende ottenere attraverso di essa.

I benefici, in effetti, sono diversi. Potatura, per molti, ad esempio, è in primo luogo sinonimo di sfoltimento. Ovvero, di un’operazione con la quale ridurre il fogliame e l’eccesso di vegetazione, contenendone e rendendone ordinata la crescita.

Potare, parallelamente, consente poi di fortificare l’albero da frutto, soprattutto se esposto, con conseguente sviluppo di rami più forti. La pianta manterrà in questo modo più a lungo il suo vigore nel tempo e risulterà anche maggiormente resistente a parassiti e agenti patogeni.

Altri benefici riguardano infine la possibilità di ottenere e mantenere la forma voluta, oltre che i vantaggi inerenti la produttività che ne trae, in tal modo, giovamento perché resa regolata e costante. Per assicurarsi il raggiungimento di questi vantaggi, urgerà tuttavia il ricorso a strumenti specifici e adeguati.

Tra gli altri indichiamo, oltre alla necessità dei guanti da giardino, l’utilizzo di seghetti per i rami grandi e robusti, di cesoie per i rami piccoli e sottili, di una cesoia telescopica (svettatoio) per i rami collocati in alto non immediatamente raggiungibili, di forbici da giardino, mastice cicatrizzante come difesa dai parassiti e troncarami.

È opportuno ricordare che ognuno di questi attrezzi dovrà essere pulito e disinfettato, soprattutto se le piante trattate sono affette da malattie e simili e ciò al fine di evitare il moltiplicarsi del problema nel passare tra le varie sezioni del giardino.

Principali tecniche di potatura

La potatura va eseguita, in ogni caso, con tagli netti e dalle superfici lisce. La distinzione principale, ad ogni modo, è tra potatura secca e potatura verde, con la seguente differenza: 

  • Potatura secca: è da eseguire durante la fase di riposo vegetativo della pianta e non ne disperde la linfa.
  • Potatura verde: ha come finalità quella di migliorare l’esposizione alla luce del sole dei fiori in ombra. Serve a migliorare la distribuzione dei rami fruttiferi e viene effettuata in estate.

La potatura secca, in particolare, si suddivide, a sua volta, in potatura di formazione e potatura di produzione. Qual è la differenza?

  • Potatura di formazione: consente di ottenere una crescita equilibrata della pianta con una distribuzione uniforme dei fiori e dei frutti e lo sviluppo di rami forti e opportunamente distanziati. Riguarda, nello specifico, le gemme da fiore, creando così i presupposti perché i rami producano in seguito i frutti. Serve a far estendere l’albero nelle giuste proporzioni, ottenendo, al contempo, un risultato gradevole alla vista. A tal fine dovrà essere eseguita in maniera sistematica già a partire dai primi anni di vita.
  • Potatura di produzione (o di conduzione): differisce dalla precedente perché viene effettuata quando l’albero è già in età adulta ed è funzionale ad aumentare e meglio gestire la produzione di frutti. Non solo: favorirà, al tempo stesso, un equilibrio tra la produzione e lo sviluppo della vegetazione. Per questo motivo non bisognerà recidere i rami giovani per evitare la produzione di molto legno, ma nessun frutto.

Si tratta ovviamente di attività che richiedono tempo e pazienza e i cui frutti possono non essere raccolti, è il caso di dirlo, in maniera automatica.

Si tratta, in effetti, di una vera e propria opera di “formazione” della pianta che viene in tal modo educata a rispondere in maniera consona alle sollecitazioni esterne e alle necessarie potature.

Secondo i cultori del settore, in effetti, la potatura degli alberi da frutto può essere considerata una vera e propria arte e, come tale, presuppone cura, sistematicità e adeguata documentazione tramite libri, corsi, consigli di esperti, eccetera.

Calendario di potatura degli alberi da frutto

Come accennato, la potatura degli alberi va effettuata in periodi diversi dell’anno a seconda della tipologia di frutto. La regola segue, nell’arco dei dodici mesi, il susseguirsi delle stagioni. Si riporta di seguito il calendario:

Periodo invernale

Gennaio: pompelmo, mandarino e arancio.
Febbraio: pero, arancio, pompelmo e mandarino.

Periodo primaverile

Marzo: olivo, albicocco, pero, kiwi, susino, frutti di bosco (lamponi, more e fragoline), pesco.
Aprile: susino e frutti di bosco.

Periodo estivo

Maggio: vite, kiwi e pero giugno: vite, pesco, limone e pero.
Luglio-agosto: vite, pesco, limone, albicocco, kiwi e pero.

Periodo autunnale

Settembre e dal primo al 15 ottobre: more, lamponi, pero, uva, limone.

Dal 15 al 31 Ottobre e novembre-dicembre: è l’unico periodo, seppur breve, dell’anno in cui nessun albero va potato, ma dovranno essere lasciati tutti in riposo vegetativo.

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