Fino a qualche tempo fa per trasformare un terreno in un edificio, a scopo abitativo o altro, era necessario un documento che negli anni Settanta era stato ratificato come Concessione Edilizia.

L’autorizzazione veniva concessa dal sindaco del comune in cui era ubicato il luogo ed era sottoposta a molte meno restrizioni rispetto al presente.

Il documento in questione fu sostituito nel 2001 dal nuovo Permesso di Costruire, che è ad oggi l’autorizzazione più importante per poter realizzare un immobile o anche soltanto per realizzare un recupero o un restauro edilizio. A differenza della concessione precedente, qui l’autorizzazione viene rilasciata dagli sportelli comunali appositi (S.U.E.)  e non direttamente dal sindaco.

Cosa e’ e a cosa serve il permesso di costruire

Nel linguaggio burocratico ufficiale si dice Permesso di Costruire: un documento di autorizzazione amministrativa rilasciato dal comune che permette la trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio.

Questo documento è necessario sia per chi deve costruire un immobile da zero sia per chi deve procedere a una profonda restaurazione, specie se si stanno per realizzare nuove stanze all’interno della propria abitazione.

Il permesso a costruire dev’essere richiesto da persone che hanno la titolarità (i diritti) a effettuare gli interventi previsti e solitamente a coloro che sono soggetti agli oneri concessori.

Gli oneri concessori sono costi aggiuntivi oltre a quelli del bene che si sta trattando e che includono spese di urbanizzazione e costi proporzionali a quelli della costruzione dell’opera.

Dal 2011 questo atto è sottoposto al procedimento di silenzio-assenso. Significa che, dopo aver presentato domanda, gli uffici comunali hanno una determinata scadenza per presentare obiezioni o respingere il permesso. Se, trascorsi questi giorni, non si ha notizia dal comune a riguardo si deve intendere il permesso come accettato.

Come si ottiene il permesso di costruire

Per richiedere e ottenere un Permesso di Costruire ci si deve recare al comune -nel cui territorio ricade il terreno o l’immobile in questione- e precisamente allo Sportello Unico per l’Edilizia (S.U.E.) presentando la documentazione apposita, e cioè: i moduli di richiesta del Permesso, un progetto redatto da un professionista (architetto, ingegnere, geometra) che spieghi cosa si vuol realizzare e se questo sia conforme alle leggi e alle normative urbanistiche.

Si deve quindi attendere l’esame da parte dell’ufficio, per capire anche se il territorio ricada sotto competenze particolari (Beni Culturali, Patrimonio Ambientale, Zone Protette… ). Nel giro di 10 giorni, il S.U.E. nomina i responsabili del permesso che devono concludere le ricerche entro 60 giorni e pronunciarsi.

In caso di anomalie, aggiustamenti e problemi per il rilascio l’ufficio deve contattare il richiedente entro i due mesi previsti. Se non ci sono problemi di sorta, il Permesso di Costruire verrà rilasciato per l’avvio dei lavori. Se entro 60 giorni non saranno state mosse obiezioni, anche in mancanza di comunicazioni da parte del comune, il richiedente deve considerare il Permesso approvato e pretenderne la concessione.

Anche se si può iniziare a costruire senza che il Comune dia conferma esplicita al costruttore, è comunque necessario far pervenire a questo un Atto di inizio e fine dei lavori.

Al termine dei lavori, solitamente l’immobile viene perlustrato dai vigili urbani, per controllare che siano state effettuare le opere di costruzione segnalate nel progetto, e sopratutto che non vi siano state invece opere abusive e non comunicate attraverso gli appositi documenti per l’avvio dei lavori. 

Infine, il controllo permetterà il rilascio del certificato di Agibilità che conferma che gli impianti e gli ambienti sono costruiti a norma di legge, e che questo risulta sicuro a seconda della sua specifica destinazione d’uso. Quest’ultimo documento è necessario per vendere o affittare in futuro l’immobile costruito.

Permesso di costruire online?

Questa procedura si può eseguire da casa, comodamente via Internet come avviene già per altre procedure comunali? In alcune zone d’Italia sì, ma dipende dalle regioni e dalle leggi in materia e dai singoli comuni.

Il comune di Padova per esempio sul proprio sito web ha una sezione dedicata alle Istanze dove è possibile, previa registrazione online, compilare il modulo di richiesta e presentare la documentazione apposita per poi ricevere il cartaceo via email. Anche il comune di Terni propone un mezzo rapido ed efficace per ottenere il documento online in poche mosse.

Il comune di Bari invita i cittadini a ottenere online tutte le informazioni e anche a scaricare il modulo dal sito del comune stesso.

Online si possono comunque seguire le pratiche man mano che procedono. Informatevi presso il vostro comune di appartenenza per vedere se è disponibile anche nella vostra città un servizio telematico oltre a quello offerto dallo sportello.