Se ti ha sempre incuriosito il mondo dell’impiantistica elettrica, questo post fa per te. Nelle prossime righe, parleremo infatti del multimetro (o tester), specificando tutti i dettagli sul suo funzionamento e sulle sue caratteristiche. Seguici nelle prossime righe per saperne di più.

Cos’è il multimetro?

Conosciuto anche con il nome di tester, il multimetro è uno strumento utilizzato dagli elettricisti e in grado di leggere le grandezze elettriche. In questo caso specifico, assumono il nome di campi di misura e risultano rintracciabili tramite la lettura di un’unica unità.

multimetro

Grazie all‘utilizzo del multimetro non ci si limita a chiarire il valore delle singole grandezze elettriche. Si può anche misurare le resistenze, ma anche diagnosticare l’eventuale presenza di problemi a livello del circuito elettrico. Ancora più importante è la possibilità di riscontrare anomalie a livello dell’impianto elettrico, con conseguente prevenzione di pericoli anche molto seri per chi vive in una determinata casa od ufficio.

Come si presenta

Dal punto di vista visivo, il multimetro – o tester – si presenta come una scatola caratterizzata dalla presenza di un display che permette di visionare i valori sopra ricordati. Il suddetto display può essere sia analogico, sia digitale. Sul display dei modelli analogici  è inoltre possibile trovare una scala di valori prestampata. Inoltre, è presente una lancetta oscillante. Quest’ultima ha l’obiettivo di segnare il valore della grandezza elettrica.

Nel caso dei modelli digitali, è invece possibile parlare della presenza di un display digitale, caratterizzato da quattro cifre che partono da zero e che mutano a seconda dei valori che riescono a rilevare. Il multimetro non è caratterizzato solo dal display. Degna di nota è anche la presenza di due porte. La prima è negativa, mentre la seconda è positiva. Alle suddette porte vengono attaccate le sonde, grazie alle quali è possibile concretizzare la rilevazione dei vaori che abbiamo ricordato nei paragrafi precedenti.

L’ultima parte del multimetro (o tester) è la cosiddetta manopola di selezione, che permette di impostare le selezioni dei parameti e, per esempio, cambiare la grandezza di misura scegliendo tra ampere, volt e ohm. Con la manopola in questione, è possibile anche modificare la scala del multimetro.

Come funziona

Parliamo ora del funzionamento del multimetro. Il principale elemento da chiamare in causa in questa situazione è il cosiddetto galavanometro, in grado di assorbire energia da un circuito e, successivamente, di riportare il risultato della suddetta misurazione. Il multimetro è il punto di riferimento giusto per calcolare il valore dell’energia in questione. Essenziale per ottenere risultati è che il multimetro sia caratterizzato da un’impedenza d’ingresso il più possibile elevata.

Il galvanometro si trova all’interno del multimetro. A livello fisico si presenta come un magnete permanente. Al suo interno, si trova una bobina che ruota in maniera perpendicolare rispetto alle linee del campo magnetico. Non appena la corrente inizia a circolare nella bobina, avviene la formazione di una coppia motrice che, a sua volta, comporta l’inizio della rotazione della bobina.

Quando la bobina inizia a girare, una molla a spirale si oppone alla suddetta rotazione. Questo va avanti fino a quando la resistenza non diventa pari alla coppia motrice. Nei modelli analogici, il processo che avviene all’interno del tester permette che l’indice si sposti sulla scala prestampata che abbiamo citato all’inizio. Cosa succede nei modelli digitali? Semplicemente si vede il valore della misurazione. Degna di nota al proposito è la presenza di una batteria per la misurazione delle resistenze nei tester analogici. Quelli digitali, invece, sfruttano una batteria d’alimentazione.

Categorie di multimetro

I multimetri sono disponibili di diverse categorie, che rispondono ai criteri dello standard standard CEN EN61010. Ecco l’elenco completo:

  • Categoria 1, ossia una tipologia di multimetro che può essere utilizzato per tensioni e potenze molto basse;
  • Categoria 2, ossia un tipo di tester che viene utilizzato soprattutto a livello professionale e con lo scopo di controllare gli impianti domestici;
  • Categoria 3, ovvero i multimetri utilizzati per controllare i carichi di potenza nei pannelli di distribuzione;
  • Categoria 4, la tipologia di multimetro adatta a potenze molto alte. Lo stesso criterio deve essere considerato quando si parla deli livelli di tensione e di corrente. In generale, i multimetri di questa categoria vengono utilizzati sugli impianti elettrici di grandi dimensioni.

A seconda della categoria scelta, cambia ovviamente il prezzo finale dei multimetri, facilmente acquistabili presso i rivenditori specializzati.