Dopo il caso dei moduli fotovoltaici Zuccotti con certificati irregolari, il caso si sta estendendo anche ad altre aziende, come Lenus e Axitec.

Secondo il Gse, non sono valide le certificazioni rilasciate prima di Marzo 2014 da parte di Lenus ed Axitec, in quanto i pannelli fotovoltaici rilasciati non avevano ottenuto un certificato regolare per la realizzazione e l’installazione dei moduli fotovoltaici.

I moduli fotovoltaici, prima di essere installati e realizzati devono ottenere una serie di certificazioni che gli permettono di essere considerati a norma e pronti per l’installazione.

Le aziende che hanno operato con certificazioni non riconosciute al momento sono i pannelli fotovoltaici di Zuccotti, Axitec e Lenus. Per le ultime due aziende, il GSE non riconosce solo quelle realizzate prima di marzo 2014.

Sono diversi i proprietari d’impianti che purtroppo stanno avendo problemi con questi pannelli fotovoltaici immessi sul mercato con certificati contraffatti.

Al momento le aziende citate non operano più sul mercato e si sono ritirate, proprio dopo lo scandalo dei certificati non conformi alle regole.

I vari casi, non sono stati esposti direttamente dal Gse che non ha voluto esprimersi in merito dato che si tratta di casi specifici, contro i quali si sta operando per via legali.

I problemi dovuti al rilascio di moduli fotovoltaici con certificazioni non riconosciute

Come afferma il presidente di Ater, l’associazione tecnici delle rinnovabili, è molto difficile sostenere un contenzioso con un’azienda che ha presentato istanza di fallimento.

Infatti, nel momento in cui queste aziende, in particolar modo Zuccotti, sono andate incontro a questo problema, hanno abbandonato quasi nell’immediato il mondo delle rinnovabili.

Il contenzioso contro aziende che sono fallite, dunque, diventa difficilmente sostenibile perché non esiste più un committente che può difendere il suo operato, in questo modo le aziende incriminate, praticamente se ne lavano le mani.

Il problema sussiste, però, principalmente per coloro che hanno installato gli impianti e che hanno potuto costatare l’effettivo malfunzionamento solo dopo diversi anni.

Proprio per il fatto che questi problemi sorgano solo dopo alcuni anni, porta le società ad avere il tempo di chiudere l’attività e lasciare così a “bocca asciutta” coloro che hanno investito su quei pannelli rinnovabili.

Prima di affidarsi a un’azienda per l’installazione dei moduli rinnovabili, bisognerebbe dunque cercare di controllare accuratamente che questa sia in possesso di certificazioni valide e riconosciute. Solo in questo modo, si può evitare di cadere nel tranello, di aziende poco serie sul mercato delle rinnovabili.

Le nuove sanzioni previste per impianti con problemi di certificazione

Durante l’estate nel 2017 sono state previste nuove normative, che permettano di analizzare le aziende che operano nell’installazione e produzione di moduli fotovoltaici. Inoltre sono previste anche nuove sanzioni per chi non rispetta le normative previste per il settore.

Ad esempio per gli impianti con una potenza superiore ai 3kw che hanno problemi con le certificazioni, è possibile al momento evitare la decadenza degli incentivi e delle tariffe agevolate, subendo solo una decurtazione.

La decurtazione varia tra il 10 e il 20% a seconda dell’assenza della certificazione. Inoltre, questo taglio agli incentivi dipende anche da come viene effettuata la segnalazione.

Nel caso in cui la segnalazione avvenga in via autonoma la decurtazione sarà solo del 10%. Se invece la segnalazione avviene dopo un procedimento di verifica da parte del GSE il taglio sarà pari al 20%. 

Per gli impianti fotovoltaici che al momento operano con moduli non certificati o che hanno certificazioni non in linea con quelle che corrispondono alla normativa di riferimento (DDL Concorrenza), anziché la sospensione totale della tariffa, per questi impianti con potenza compresa tra 1 e 3 kw è possibile incorrere in una decurtazione del 30% della tariffa agevolata.

In ogni caso, comunque, è necessario che tutti gli impianti che al momento operano con moduli non certificati o con certificazioni non in linea, si mettano in regola con i certificati richiesti dal GSE.

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