Il subentro e la voltura, soprattutto se è la prima volta che li senti nominare, possono sembrare due nomi “particolari”, ma in realtà nascondono due azioni molto comuni nella vita di ogni persona.

Pensa a quando sei costretto a cambiare casa e sei “costretto” a sottoscrivere un contratto per la fornitura di energia elettrica, idrica o gas.

Ecco, il subentro è una procedura con cui richiedi a un’azienda di fornitura del gas o dell’energia elettrica, di riattivare un contatore che, per un motivo o per un altro, è stato disattivato quando il precedente inquilino ha lasciato l’immobile.

La voltura invece è un’operazione con la quale si richiede, semplicemente, il cambio di intestatario su una bolletta del gas o dell’energia elettrica ancora attiva.

Subentro: quando richiederlo?

Il subentro dev’essere richiesto nel momento in cui, una volta arrivati nella nuova abitazione, ci si accorge che il contatore è stato chiuso e che non è presente alcun contratto attivo per la fornitura di energia elettrica, idrica o gas.

In questo caso, per riattivare la fornitura e il contatore, è necessario contattare il fornitore di luce e gas precedente oppure, se non lo si conosce, una nuova società.

Quanto costa il subentro?

Il costo del subentro, così come per quello della voltura, è fissato dalle autorità.

A meno che tu non decida di chiedere un aumento della potenza contrattuale, in genere fare un subentro costa 77 euro.

A questa cifra, che include 25,51 euro per gli oneri amministrativi (più IVA 22%), 23 euro di contributo fisso (più IVA 22%) e 16 euro di imposta da bollo, dovrai aggiungere un eventuale deposito cauzionale a discrezione del fornitore di elettricità o di gas.

Voltura: quando richiederla?

La voltura dev’essere richiesta, invece, nel caso in cui, giunti nella nuova abitazione, le utenze del gas e della corrente elettrica siano ancora attive (significa che i contatori non sono stati chiusi e i contratti non sono cessati), ma è necessario cambiare l’intestatario delle utenze e far apparire il tuo nome per le bollette future.

Per quanto riguarda la voltura, è sufficiente contattare la ditta che si occupa di fornire l’elettricità, l’acqua o il gas e, successivamente, richiedere di sostituire il nome dell’intestatario precedente con il proprio.

Quanto costa la voltura?

Il costo della voltura dell’elettricità è di 77 euro, quindi è il medesimo del subentro, e anche in questo caso può essere previsto un deposito cauzionale.

Per quanto riguarda il costo della voltura del gas, i costi a carico del cliente possono variare da un fornitore a un altro e, di solito, sono riportati nel contratto.

Quanto tempo occorre per fare il subentro e la voltura?

A meno che tu non voglia confrontarti con spiacevoli sorprese il giorno stesso in cui entri nella nuova casa, il nostro consiglio è quello di effettuare la richiesta almeno due settimane prima del trasloco.

Per effettuare la voltura delle utenze, a seconda delle tempistiche del fornitore, sono necessari almeno 4 giorni lavorativi. Ovviamente, i tempi possono allungarsi a seconda del fornitore tanto che ci possono volere fino a 12 giorni lavorativi.

Se il fornitore effettua la riattivazione in ritardo ed entro il doppio del tempo previsto, come utente hai diritto a un risarcimento automatico di 35 euro, mentre se i tempi si allungano ancora di più, allora l’indennizzo consta in circa di 70 euro (fino a un massimo di 105 €).

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