Ecco dieci cose da sapere sulla meningite in Italia, soprattutto sulla forma più aggressiva, quella di natura batterica e sulle vaccinazioni disponibili per prevenirla.

L’analisi dei dati conferma che non esiste alcuna evidenza di emergenza di sanità pubblica a livello nazionale. È comunque raccomandato seguire il calendario vaccinale e consultare sempre il proprio medico in merito alle tempistiche delle vaccinazioni.

C’è oggi un’emergenza meningite?

Non c’è attualmente un’epidemia di meningite. In base ai dati dell’ISS, negli anni tra il 2015 ed il 2019 si sono verificati in Italia quasi 200 casi per anno di malattia invasiva da meningococco, la maggior parte dei quali causati dai sierogruppi B e C (in linea con il trend degli ultimi anni).

In generale, la letalità riguarda il 10% dei casi. Il vaccino va somministrato solo alle fasce di popolazione raccomandate e ai gruppi a rischio per mantenere alta la protezione collettiva e individuale dalla malattia.

La diffusione della meningite in generale è bassa ed è rimasta costante negli ultimi cinque anni. Le uniche variazioni epidemiologiche negli ultimi anni riguardano i focolai di meningococco C presenti in Toscana e, più recentemente, in Lombardia.

Quali batteri causano la meningite?

Tra gli agenti batterici che causano la meningite il più temuto è il Neisseria meningitidis (meningococco), oltre a Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e Haemophilus influenzae.

Del meningococco esistono diversi sierogruppi, dei quali i più diffusi sono: A, B, C, Y, W135, X. Il più aggressivo è il meningococco di sierogruppo C, che insieme al B è il più frequente in Italia e in Europa.

I bambini piccoli (al di sotto dei 5 anni di età) e gli adolescenti, ma anche i giovani adulti sono a rischio più elevato di contrarre infezione e malattia.

Per quanto riguarda il sierogruppo B, la maggior parte dei casi si concentra fra i bambini più piccoli, al di sotto dell’anno di età.

Quali sono i vaccini anti-meningococco a disposizione?

Esistono tre tipi di vaccino anti-meningococco:

  • il vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C (MenC)
  • il vaccino coniugato tetravalente che protegge dai sierogruppi A, C, W e Y;
  • il vaccino contro il meningococco di sierogruppo B

Sono tutti inseriti nel nuovo Calendario vaccinale LEA, incluso nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, ed è previsto siano offerti gratuitamente a specifiche fasce di popolazione (quelle a maggior rischio di infezione). La scheda vaccinale in vigore prevede:

  • la vaccinazione contro il meningococco B nei bambini nel corso del 1° anno di vita (3 dosi al 3°, 4°, 6° mese di vita e 1 richiamo al 13° mese);
  • la vaccinazione anti-meningococco C nei bambini che abbiano compiuto un anno di età (1 dose al 13°-15° mese);
  • la vaccinazione con vaccino coniugato tetravalente nell’adolescenza, sia come richiamo per chi è già stato vaccinato contro il meningococco C da piccolo sia per chi non è mai stato vaccinato.

Al di fuori delle fasce di età sopracitate, il vaccino è fortemente raccomandato in persone a rischio perché affette da alcune patologie (talassemia, diabete, malattie epatiche croniche gravi, immunodeficienze congenite o acquisite, asplenia, etc.).

È consigliato anche in presenza di particolari condizioni (lattanti che frequentano gli asili nido, ragazzi che vivono in collegi o dormono in dormitori, reclute militari, e per chiunque debba recarsi in regioni del mondo dove la malattia meningococcica è comune, come ad esempio alcune zone dell’Africa).

Quali sono gratuiti e quali a carico del cittadino?

I vaccini contro la meningite inseriti nel nuovo Calendario vaccinale LEA, incluso nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, sono gratuiti per specifiche fasce di popolazione, che sono quelle a maggior rischio di infezione.

In particolare:

  • la vaccinazione contro il meningococco B è gratuita per i bambini nel corso del 1° anno di vita (3 dosi al 3°, 4°, 6° mese di vita e 1 richiamo al 13° mese);
  • la vaccinazione anti-meningococco C è gratuita per i bambini che hanno compiuto un anno di età (1 dose al 13°-15° mese);
  • la vaccinazione con vaccino coniugato tetravalente è gratuita per gli adolescenti, sia come richiamo per chi è già stato vaccinato contro il meningococco C da piccolo sia per chi non è mai stato vaccinato.

La vaccinazione contro il meningococco B prevede dosaggi diversi a seconda dell’età in cui si inizia a vaccinare, anche se il vaccino è indicato soprattutto al di sotto di un anno di età.

Per quanto riguarda i vaccini contro gli altri agenti batterici della meningite, la vaccinazione contro Haemophilus influenzae tipo b (emofilo tipo b) è solitamente effettuata, gratuitamente, insieme a quella antitetanica, antidifterica, antipertosse, antipolio e antiepatite B, al 3°, 5° e 11° mese di vita del bambino, come da calendario vaccinale italiano. Non sono necessari ulteriori richiami.

La vaccinazione contro lo Streptococcus pneumoniae (pneumococco) è offerta gratuitamente e il calendario nazionale prevede la somministrazione di tre dosi: al 3°, 5° e 11° mese di vita del bambino.

Il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale ne prevede l’offerta attiva e gratuita anche ai soggetti di 65 anni di età.

Quanto dura l’effetto della protezione vaccinale?

Generalmente, la durata della protezione dipende dal tipo di vaccino e dall’età in cui viene somministrato.

Infatti, mentre alcuni vaccini, come quello anti-epatite B, conferiscono una protezione duratura lungo tutto l’arco della vita, per altri vaccini, come quelli contro difterite e tetano, sono raccomandati richiami decennali.

Riguardo ai vaccini anti-meningococcici, i dati attualmente disponibili in letteratura non consentono di stabilire la necessità di un richiamo.

In Italia, con il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, è stata inserita una dose di richiamo nell’adolescenza in quanto è un’età a maggior rischio (seppure sempre molto basso) rispetto al resto della popolazione, per rafforzare la risposta immunitaria ad una eventuale infezione.

Adolescenti e adulti possono essere vaccinati?

La vaccinazione anti-meningococcica con vaccino tetravalente è raccomandata agli adolescenti, in quanto rientrano tra le categorie a maggiore rischio di contagio, sebbene limitato rispetto ad altre malattie infettive molto più contagiose, come influenza e morbillo.

Il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale raccomanda la vaccinazione nel periodo di adolescenza anche per chi sia stato vaccinato contro il meningococco C da piccolo.

In alcuni soggetti già vaccinati, la dose di richiamo serve a rafforzare la risposta immunitaria ad una eventuale infezione.

La vaccinazione negli adulti non è raccomandata, a meno che non siano presenti i fattori di rischio o le condizioni sopra riportate. Chi ha dubbi è opportuno che si rivolga alla ASL o al proprio medico di base.

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