Il crescente interesse per le fonti di energia alternative ha reso le turbine eoliche a tre pale, spesso riconoscibili per il metallo bianco con cui sono costruite e che sembra brillare al sole, uno spettacolo familiare nei paesaggi aperti.

La vista di queste pale però, per contro, ha scatenato le proteste di numerosi gruppi e partiti ambientalisti, come nel caso del Parco Eolico del Gottardo, che dopo un’opposizione durata per dodici anni, a luglio 2019 ha iniziato a vedere (finalmente) la luce.

Alla base di queste opposizioni, come ben sappiamo, c’è spesso “l’accusa” che le pale eoliche, pur avendo uno scopo utile (fornire energia pulita grazie al vento), non solo sono brutte, ma deturpano anche il paesaggio.

Tuttavia, grazie ad una start up spagnola, presto anche questo “problema” farà parte del passato: quest’azienda ha infatti creato Vortex Bladeless, un nuovo tipo di turbina eolica che, oltre ad avere un aspetto piuttosto diverso, ha un potenziale economico maggiore e un grado di affidabilità più elevato.

Vortex Bladeless, la prima turbina eolica senza pale: come funziona

Il generatore di Vortex, guardandolo un po’ più da vicino, ricorda una gigantesca spiga di grano infilata nel terreno e che sfrutta l’energia del vento, ma senza la necessità di far ruotare antiestetiche pale grandi come quelle di un mulino.

Come funziona? Vortex Bladeless, al contrario delle pale eoliche “tradizionali”, è stato progettato per vibrare al vento come la corda di una chitarra. Queste vibrazioni vengono poi convertite in energia pulita, che in seguito viene immagazzinata.

Secondo quanto scritto sul sito web dell’azienda, le turbine Vortex sono più economiche del 53% da produrre e consumano anche il 51% in meno rispetto alle pale eoliche tradizionali.

Ciò, perlomeno in parte, è dovuto alla mancanza di componenti mobili, come le pale, che sono più portate ad essere danneggiate. Il modello attuale che la start up sta sviluppando, il Vortex Mini, consuma circa il 30% in meno di una turbina eolica tradizionale e può anche essere posizionato in uno spazio ridotto ed essere posto abbastanza vicino agli altri generatori.

“Oltre a questo, possiamo anche cambiare la frequenza naturale dell’oscillazione con quello che chiamiamo un sistema di sintonizzazione” ha spiegato il co-fondatore della start up, David Suriol. “Vortex Bladeless funziona con due anelli di magneti, che aiutano l’albero a cambiare la sua naturale frequenza di oscillazione attraverso la repulsione magnetica.”

In questo modo il Vortex Bladeless può oscillare e produrre energia elettrica con una velocità del vento fino a 2 metri/secondo.

Finora la start up, per realizzare il suo progetto, ha raccolto un milione di dollari dal governo spagnolo e, il 1 giugno 2019, ha ricavato ben 65mila dollari durante una campagna di crowdfunding.

Vortex Bladeless, lo vedremo in un prossimo futuro?

Vortex Bladeless, visto il successo strepitoso della campagna di crowdfunding, è partito bene, ma Martin O.L.Hansen, del Dipartimento di Energia Eolica dell’Università Tecnica della Danimarca, ha fatto un paio di calcoli e non è convinto:

“Qualsiasi turbina eolica raccoglie energia cinetica dall’area spazzata dalle sue pale o, in questo caso, dal suo polo. Per una turbina tradizionale con pale da 80 metri questo equivale a circa 20mila metri quadrati, mentre un palo oscillante, d’altro canto, spazza soltanto un’area pari a circa la sua altezza per il suo diametro e un po’ di più, ma solo leggermente, a causa delle sue vibrazioni. Il risultato è molto lontano dall’area spazzata da una turbina ad elica.”

La start up spagnola, davanti a questa critica, ha riconosciuto che ogni polo cattura meno vento rispetto alle pale di una turbina eolica tradizionale, ma sostiene che ciò è in parte compensato dall’ingombro ridotto, che consente di installare più generatori nella stessa area.

Stima inoltre che i costi per la produzione e operativi siano inferiori del 50% rispetto alle turbine convenzionali e i costi per la manutenzione siano addirittura inferiori all’80%, perché non ci sono gruppi di ingranaggi, cuscinetti a sfera e altre parti mobili:

“Sono come i pannelli solari. Sono silenziosi, hanno bisogno di poca manutenzione, o nulla del tutto, e non necessitano di installazioni elettriche di alcun tipo.”

Vortex Bladeless finora ha testato prototipi da sei metri, realizzati con un composito di fibra di vetro e fibre di carbonio. Entro la fine del 2019 però Suriol prevede di vendere anche un Vortex da tre metri da 100 W per l’uso residenziale e su piccola scala.

L’azienda, fino ad adesso, ha realizzato un modello più grande, di 4 kW, per le case private nei paesi in via di sviluppo e una turbina senza pale da 150 metri da 1 MW, capace di produrre elettricità per ben 400 famiglie.

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