Se paghi le tasse in prima persona sai già cos’è l’IMU, in caso contrario ecco una breve sintesi:

L’IMU è l’acronimo di Imposta Municipale Unica ed è il modo più recente di chiamare la vecchia ICI, IRPEF e le addizionali comunali  e regionali calcolate sugli immobili di proprietà.

Per i possessori di prima casa, o meglio abitazione principale, questa imposta è stata abolita, mentre viene pagata per tutti gli altri. Nel caso in cui hai solo una prima casa, ma questa è di lusso e rientra nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, allora si dovrà pagare ugualmente.

Viene pagata in rate, generalmente 2 durante entro il mese di ottobre e poi la rata di saldo finale a fine anno.

Chi paga l’IMU in caso di decesso del proprietario?

È chiaro che l’IMU è pagata dai proprietari di immobili e fabbricati. Ma in alcuni casi c’è da chiedersi: chi paga l’IMU se il proprietario è deceduto?

La risposta non è difficile e per alcuni versi è anche facile arrivarci: il pagamento spetta, infatti, agli eredi.

Questo perché agli eredi, non arrivano solo i beni materiali ed economici, ma arrivano anche eventuali debiti e i pagamenti dei tributi.

La stessa cosa vale se sono già stati pagati i due acconti e rimane il solo saldo da versare.

Gli eredi hanno l’obbligo del pagamento delle imposte a partire dalla data di apertura della successione, o meglio, come è stabilito dall’articolo 456 del Codice Civile, dalla data della morte dell’ex proprietario.

Nel caso di più eredi con divisione in quote, questi saranno chiamati a provvedere al pagamento dell’Imposta Municipale Unica in base alla quota che hanno ereditato e con inizio dal mese in cui hanno ereditato l’immobile.

Il pagamento non è dovuto per le abitazioni principali diverse da quelle di lusso (A/1, A/8 e A/9).

Se tra gli eredi c’è anche il coniuge rimasto vedovo, che continuerà ad abitare in quell’immobile, questo rientrerà tra coloro che dovranno pagare l’IMU.

Come si paga l’IMU

Nel caso dell’IMU, il possesso si considera per l’intero mese e non per parti di esso. Facciamo un esempio per rendere più chiaro il tutto.

Se il decesso avviene entro i primi 15 giorni del mese, gli eredi dovranno pagare la propria quota considerando l’intero mese in corso. Altrimenti il pagamento deve essere fatto a nome del defunto per quell’intero mese.

In questo secondo caso è possibile compilare il classico F24 relativo ai Tributi per gli enti locali da parte dell’erede indicando il proprio Codice Fiscale nella casella  “coobligato”.