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Seas: Il software gratuito per le diagnosi energetiche degli edifici

seas software

Numerosi enti, pubblici e privati, si occupano di effettuare la diagnosi energetica degli edifici sul nostro territorio. È difficile però essere sempre al passo con le normative e le revisioni che vengono applicate dal Ministero dello Sviluppo Economico e da altri enti per le classificazioni, nonché la conoscenza di più ambiti energetici deve essere forte da parte dell’ente certificatore (che può essere sia pubblico o privato).

Per questo motivo l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) ha sviluppato e pubblicato un software gratuitamente scaricabile dal loro sito, per la diagnosi energetica.

Cos’è ENEA?

La storia dell’ente risale ai primi anni 50, quando nel dopoguerra, il nostro paese inizia un percorso di ricerca legato all’applicazione pacifica dell’energia nucleare. Nel 1952 nasce il CNRN (Comitato Nazionale per le Ricerche Nucleari) il cui scopo è acquisire e diffondere conoscenze scientifiche sulle applicazioni pacifiche dell’energia nucleare alle scienze biologiche, agricole, alla fisica dei materiali e all’elettronica.

Durante gli anni 60, il Governo italiano cede all’EURATOM il Centro Ricerche di Ispra e trasforma il CNRN in CNEN (Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare). Il CNEN si organizza come struttura di sviluppo tecnologico, in stretto collegamento con l’industria, per la progettazione e realizzazione di impianti nucleari e impianti per il ciclo del combustibile.

Con le crisi energetiche degli anni 70 e dei primi anni 80, che rischiano di compromettere gli approvvigionamenti d’idrocarburi sul mercato mondiale, il Governo vara un nuovo programma per la realizzazione di centrali nucleari per la produzione di energia elettrica: il CNEN è scelto per sviluppare la ricerca e la promozione industriale, fondamentali per il raggiungimento di questo obiettivo strategico nazionale.

Il movimento ambientalista, che si va diffondendo nel Paese (leggi a proposito il nostro articolo su Legambiente), diede luogo ad una nuova cultura energetica: il CNEN si trasforma in ENEA (Comitato nazionale per la ricerca e lo sviluppo dell’Energia Nucleare e delle Energie Alternative) cambiando: non occupandosi più soltanto energia nucleare ma anche di fonti rinnovabili, uso razionale dell’energia e impatto ambientale.

Dopo Chernobyl (1986) e i tre referendum popolari del 1987, una nuova legge di riforma trasforma l’Ente che, mantenendo il medesimo l’acronimo – ENEA – diventa Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente, con una nuova “missione”: la ricerca nel campo delle energie alternative, delle nuove tecnologie e dell’ambiente.
L’ultima modifica all’ente avviene nel 2009 dove viene ridefinito come l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, finalizzata “alla ricerca e all’innovazione tecnologica nonché alla prestazione di servizi avanzati nei settori dell’energia, con particolare riguardo al settore nucleare, e dello sviluppo economico sostenibile”.

Contestualmente, l’Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente viene soppresso.

Ad oggi, con oltre 2600 dipendenti, in massima parte ricercatori e tecnologi, è il maggior presidio nazionale in materia di energia e ambiente. Opera nel settore dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili ed è leader nella ricerca sulla fusione nucleare, nelle tecnologie per la sicurezza nucleare e nell’innovazione tecnologica di prodotto e di processo.

Ha laboratori e impianti sperimentali di eccellenza, con profonde competenze e professionalità in campo ambientale, della salute, dei beni culturali, per il sistema agroindustriale, la protezione sismica, la chimica verde, il contrasto ai cambiamenti climatici e in settori nuovi quali le materie prime strategiche, le smart cities, l’ecoindustria e l’economia circolare.

La struttura ENEA si articola in 14 tra centri e laboratori di ricerca e 19 uffici regionali mentre a Bruxelles è attivo un Liason Office per i rapporti diretti con le istituzioni comunitarie e i programmi comunitari. Il patrimonio di conoscenze e risultati della ricerca ENEA è reso disponibile a imprese, in particolare piccole e medie, alla PA e ai cittadini, attraverso servizi, processi e prodotti, attività di formazione, informazione, trasferimento di know-how.

Cos’è il SEAS?

Si chiama SEAS, Software Energetico per Audit Semplificati, il nuovo software professionale dedicato alla diagnosi energetica degli edifici che l’ENEA mette a disposizione gratuitamente di tutti gli operatori pubblici e privati del settore.
Il software possiede una procedura di calcolo aggiornata alle più recenti normative (eliminando il problema per gli enti certificativi) e può essere applicato ad ogni tipo di edilizia, essa sia

Il software è in grado di svolgere numerose valutazioni. Oltre a calcolare per ogni edificio i consumi di energia necessari per servizi come il riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria e l’illuminazione, il programma permette anche di effettuare un’analisi costi-benefici dei possibili interventi di riqualificazione energetica.

Si legge sul sito internet dell’ente la spiegazione di Gaetano Fasano, un tecnologo dell’Unità Efficienza Energetica di ENEA:
SEAS è uno strumento a disposizione di professionisti e operatori per far fronte agli adeguamenti richiesti dal quadro normativo vigente e rispondere con efficacia alla domanda di mercato per l’efficienza energetica che è in continua crescita, in modo particolare nel settore degli edifici della Pubblica Amministrazione“.

Le caratteristiche di SEAS, aggiunge l’esperto, sono la semplicità d’uso, la flessibilità nell’inserimento dei dati per permettere all’utente di simulare qualsiasi tipologia di edificio e di servizi, e l’interfaccia grafica per consentire un’intuitiva gestione della simulazione.

SEAS è scaricabile gratuitamente, compilando un semplice modulo con i propri dati, dal sito dell’ENEA, che ne ha curato la realizzazione, insieme all’Università di Pisa, nell’ambito dell’Accordo di Programma tra Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) ed ENEA per la Ricerca di Sistema Elettrico Nazionale.

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