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Impianto elettrico in bagno: come va fatto?

Informarsi sulla gestione degli impianti elettrici in casa è molto importante. Non conta che professione si svolga: sapere cosa fanno gli elettricisti in casa propria è sempre utile.

Per questo, nelle prossime righe abbiamo deciso di parlare di come fare l’impianto elettrico in bagno. Seguici nelle prossime righe per scoprire tutti i dettagli in merito!

Come organizzarsi

Quando si parla di come va fatto l’impianto elettrico in bagno, è necessario ricordare innanzitutto l’importanza dell’organizzazione. Il bagno, non dimentichiamo, è un luogo molto pericoloso.

Per questo motivo, il legislatore ha previsto una norma specifica. Prima di iniziare a operare, è quindi opportuno informarsi sulle normative vigenti e fare attenzione ai cambiamenti ad esse legati.

Le indicazioni base in merito riguardano la necessità di realizzare sempre la messa a terra. Fondamentale è installare nell’ambiente del bagno un interruttore salvavita. Quest’ultimo, deve essere protetto in ambito magneto-termico.

Perché è importante la messa a terra? Per il semplice fatto che consente di proteggere la casa da cortocircuiti e incendi. Inoltre, permette di proteggere gli altri elettrodomestici nell’eventualità di un’usura dei sistemi di isolamento. Per quel che concerne i vantaggi dell’interruttore differenziale, si ricorda che la sua presenza consente di ottimizzare la sicurezza della casa anche nell’eventualità di piccole perdite.

Quando si inizia a progettare l’impianto elettrico per il proprio bagno, è innanzitutto necessario fare attenzione ad aspetti come le tubazioni, ma anche a tutto quello che riguarda le fonti d’acqua che, come ben si sa, aumentano il rischio di schizzi.

Un altro aspetto da non dimenticare riguarda il fatto che in bagno si utilizzano diversi apparecchi elettrici, come per esempio l’asciugacapelli. Si tratta di apparecchi ad alto voltaggio ed è fondamentale che l’impianto sia realizzato in modo da poterli utilizzare senza problemi.

Se si utilizzano parecchi strumenti di questo tipo, il consiglio è quello di programmare l’installazione di diverse prese. In tal modo, si può ovviare al rischio, oggettivamente fastidioso, di un sovraccarico di corrente. Si riesce anche a evitare l’utilizzo di prese multiple e ciabatte che, nella stanza da bagno, possono causare dei corticircuiti.

Dove posizionare le prese

Quando si parla di impianto elettrico in bagno, è necessario capire bene anche dove posizionare le prese. In questo caso, bisogna considerare una regola base: le prese devono essere posizionate a un’altezza minima di 110 centimetri da terra.

Questa norma è stata stabilita con lo scopo di evitare che le perdite d’acqua e gli schizzi mettano a rischio l’impianto elettrico e, di conseguenza, anche la sicurezza di chi utilizza la stanza da bagno.

Disposizione degli interruttori e punti luce: ecco come gestirla

Un altro aspetto molto importante da considerare quando si progetta l‘impianto elettrico in bagno riguarda la disposizione degli interruttori e dei punti luce. Per gestire al meglio questo aspetto, è il caso di ricordare che esistono 4 diverse zone.

Ciascuna di esse è caratterizzata da uno specifico livello di pericolosità. Alcune di queste zone non consentono l’installazione di dispositivi o interruttori. In linea di massima, è il caso di specificare che quelle con il numero più alto sono quelle più sicure.

Ecco tutti i dettagli in merito:

Altri consigli

Ora che si hanno le idee chiare in merito alle normative che regolano l’installazione dell’impianto elettrico in bagno, è necessario capire dove si andranno a sistemare le prese. Da definire è anche la posizione del boiler e quella delle luci.

Come previsto dalla variante della norma CEI 64/8, è necessario considerare un numero di interruttori e prese fisso per tutti i livelli. La norma prevede anche l’installazione di due punti prese, uno da posizionare vicino allo specchio e uno per la lavatrice.

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