La crescente sensibilità per il destino del nostro pianeta, che sempre più persone sentono di dover far propria, ha di certo fatto nascere interessanti iniziative a scopo divulgativo e conoscitivo. Una di queste è sicuramente l’Earth Day, in italiano Giornata della Terra, una festa in cui i maggiori temi d’interesse sono l’ambiente che ci circonda e la sua salvaguardia.

Il giorno prescelto dalle Nazioni Unite per celebrare una così importante tradizione è il 22 aprile. La nascita di questa giornata si deve all’attivista per la pace statunitense John McConnell, che nel 1969 ad una conferenza dell’Unesco a San Francisco, propose che un giorno all’anno venisse dedicato ad onorare il pianeta su cui viviamo.

Ecco che da questa proposta, il 22 aprile 1970, dopo essere stata inserita in una proclamazione ufficiale ed essere stata firmata dal Segretario Generale delle Nazione Unite, Maha Thray Sithu U Thant, la Giornata della Terra è ufficialmente una festività da segnare sul calendario!

Erano gli anni delle manifestazioni studentesche e della guerra in Vietnam e pensare che venisse data così tanta importanza a incontri e conferenze sul tema dell’ambiente è stato allora un segnale molto forte per l’epoca.

La frase che il senatore statunitense Gaylord Nelson pronunciò nel 1970 a seguito dell’ingente fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara in California, che causò uno dei più grandi disastri ambientali che gli Stati Uniti ricordino, fa capire secondo me quale fosse l’importanza che veniva data all’Earth Day: “Tutte le persone, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”.

Diventato nel tempo sempre più importante e coinvolgente (ad oggi prendono parte ai festeggiamenti 192 paesi) è un appuntamento che vuole dare importanza alla necessità che c’è nel mondo d’oggi di informare ed educare sulle criticità a cui il nostro pianeta sta andando incontro: le problematiche più importanti riguardano sicuramente l’inquinamento delle risorse naturali con conseguenze dirette come la moria degli ecosistemi; la conservazione delle risorse naturali e il rischio estinzione di specie vegetali ed animali; l’effetto negativo di alcune attività antropiche, come quelle che permettono di produrre energia partendo dalle fonti fossili che oramai stanno terminando.

Non è solo un momento di riflessione su cosa sta accadendo intorno a noi, perché è proprio da ognuno di noi che può partire il cambiamento; ecco perché i gruppi ecologisti durante questa giornata spiegano anche le possibili soluzioni per evitare un ulteriore peggioramento, le quali includono la riduzione, il riuso e il riciclo degli oggetti, l’incentivazione all’utilizzo delle fonti rinnovabili, lo stop all’utilizzo di elementi chimici dannosi per l’ambiente e per gli animali, a favore di componenti naturali che li possono sostituire al meglio.

Essendo la più grande manifestazione ambientale del pianeta e avendo superato il miliardo di sostenitori nel 2017, si può dire che è diventata una festa fondamentale per tutti i popoli che abitano sul nostro pianeta.

In Italia, quest’anno, si sono svolte molte attività a cui spero abbiate partecipato o che prego siano confermate per la prossima edizione; vogliamo far conoscere due città che si sono date parecchio da fare:

  • ROMA: al Galoppatoio di Villa Borghese e sulla Terrazza del Pincio si è svolta una cinque giorni di eventi chiamata “Villaggio per la Terra”. La tutela del pianeta è stato sicuramente il tema principale a cui si sono collegati stand e chioschi per sensibilizzare i cittadini sulle condizioni dell’ambiente in cui viviamo. La manifestazione si è però svolta non in modo accademico, ma più che altro la diffusione delle informazioni è avvenuta tramite giochi e discussioni, che coinvolgevano sfere più ampie delle nostra vita quotidiana, come la musica, lo sport, l’arte e il cibo. Le proposte che hanno avuto più successo sono state i laboratori ludici e didattici a tema, come quelli di sismologia e vulcanologia, i corsi di giornalismo ambientale e le competizioni sportive. In questo contesto si sono inseriti anche vari artisti di fama nazionale e internazionali, che con le loro canzoni hanno voluto omaggiare questa festa; il concerto di quest’anno, chiamato “Over The Wall – Mecenati della Bellezza” ha promosso attraverso la musica, la tutela dell’ambiente e del patrimonio artistico italiano.
  • MILANO: il “greenteam” di Decathlon Milano Cairoli ha organizzato nella capitale lombarda, una giornata di pulizie e giochi al Parco Lambro. Sembra che l’iniziativa abbia riscosso un buon successo, soprattutto tra i più piccini, che hanno potuto dare il loro contributo in prima persona per rendere il parco un posto migliore dove stare, si sono goduti un pranzo al sacco tutti insieme e hanno fatto dei giochi di gruppo, che erano finalizzati al loro divertimento, ma anche alla scoperta delle azioni quotidiane che tutti noi possiamo fare per ridurre il nostro impatto ambientale. Un altro originale evento si è svolto a pochi chilometri da Milano, organizzato dall’Associazione Il Settimo Raggio ad Arluno, nel quale si è parlato di meditazione sciamanica; secondo gli organizzatori, c’è bisogno di più consapevolezza, ci dobbiamo rendere conto che stiamo distruggendo il pianeta su cui noi stessi viviamo e quindi la soluzione può essere ritrovare il contatto con la natura, rilasciare lo stress accumulato e aumentare la propria interazione positiva con la Terra.

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